La Legge di bilancio 2021 ha introdotto un incentivo alla effettuazione di investimenti in beni strumentali nuovi, che consiste in un credito di imposta il cui importo è commisurato al costo dei beni acquistati.
Inoltre la Legge di Bilancio 2021 (legge 178/2020 ) proroga fino al 31.12.2022 il bonus investimenti in beni strumentali nel Mezzogiorno
Destinatari dell’agevolazione possono essere tutti i titolari di reddito di impresa individuabili in base all’art. 55 del TUIR che operano nelle seguenti Regioni: Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.
L’agevolazione non si applica ai soggetti che operano nei seguenti settori:
- Industria siderurgica;
- Industria carbonifera;
- Industria delle costruzioni navali;
- Industria delle fibre sintetiche, trasporti e relative infrastrutture;
- Produzione e distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche.
- Creditizio, finanziario e assicurativo
INVESTIMENTI AMMISSIBILI:
Sono agevolabili gli investimenti facenti parte di un progetto di investimento iniziale relativi all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti ed attrezzature, destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nei territori agevolabili.
Non sono agevolabili gli investimenti di “mera sostituzione”. I beni di investimento devono caratterizzarsi dalla “strumentalità” rispetto alla attività esercitata dall’impresa beneficiaria del credito di imposta.
Gli investimenti devono essere finalizzati:
- Alla creazione di un nuovo stabilimento;
- All’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente;
- Alla diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente;
- Al cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.
FORMA ED ENTITA’ DELL’AGEVOLAZIONE:
L’agevolazione consiste in un credito di imposta nella seguente misura massima:
- 45% per le piccole imprese
- 35% per le medie imprese
- 25% per le grandi imprese.
Per il Molise e l’Abruzzo, invece, le percentuali di aiuto sono ridotte rispettivamente:
- al 30% per le piccole imprese;
- al 20% per le medie imprese;
- al 10% per le grandi imprese.